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mercoledì 27 dicembre 2006

Esonero di Mister Zdenek Zeman

Qui sopra, Zdenek Zeman, un uomo troppo vero in un mondo troppo finto

Questo post è molto strano per più di un motivo ma in particolar modo perché, mentre scrivo, non ho per nulla la voglia di scherzare, di ridere, di essere ironico o sarcastico. E' troppa la stima che nutro nei confronti dell'allenatore boemo per riuscire a nascondere la rabbia che la notizia del suo esonero mi ha fatto provare. Avevo in mente ben altro post per finire il 2006, ma lo posticiperò ad inizio 2007 per dare la precedenza ad un vero uomo di sport che è stato nuovamente tradito e colpito alle spalle.
Io ho perso gran parte di fiducia nel mondo del calcio, questo sporco mondo sul quale peserà eternamente come un macigno "calciopoli" con tutti i suoi protagonisti, e solo la figura di Zdenek Zeman, l'uomo pulito, senza peli sulla lingua, vittima del sistema e ribelle nei confronti del medesimo, mi dà tutt'oggi la spinta per credere in un calcio migliore.
Nell'estate più brutta per lo sport che più amo, l'unica notizia che mi ha fatto piacere e mi ha consolato è stata proprio quella del ritorno del tecnico boemo su una panchina, precisamente a Lecce. Il fatto che si trattasse di serie B poco m'importava: il presidente Semeraro parlava di progetto triennale e questa mi sembrava già una garanzia. Purtroppo, non essendo io leccese e non conoscendo la società, mi ero fidato. Mi pareva l'occasione giusta, in una città in cui aveva già allenato ed in una squadra con la quale aveva ottenuto ottimi risultati appena due anni prima.
Ma non voglio addentrarmi in questa discussione piuttosto sterile: ormai quel che è fatto è fatto, Zeman è stato esonerato e probabilmente dovrà aspettare ancora molto tempo prima di ottenere la fiducia di un altro presidente (ribadisco ciò che ho scritto a Babbo Natale, voglio il boemo al Milan!)
Se ho scritto questo post lo devo ad un utente leccese del sito ufficiale di Zdenek Zeman; è solo ricopiando qui un suo post che ho la possibilità di mettervi un tocco di ironia, necessario in questo blog. Di certo io non sarei stato capace di ironizzare su questa situazione.
Concludo proprio riportando lo scritto di Thanos (il quale ringrazio nuovamente per il permesso accordatomi):

Egr. Mister Zeman,
non sarò certo io a doverti dare consigli su come superare questo momentaccio. Ma permettimi questo pensierino, se mai lo leggerai.
Come ogni imprenditore 'serio' che si rispetti anche Semeraro aveva un progetto per te, Mister, e per noi tifosi. Progetto che si doveva tradurre nel conseguimento di 3 risultati: innanzitutto ripetere il miracolo delle Nozze di Cana (tradotto calcisticamente: trasformare 21 bidoni in stelle del firmamento calcistico internazionale); però, siccome il buon Sem è anche un mecenate, ha chiesto che tu facessi, giacchè ti trovavi, la Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci (tradotto: spendo 4 soldi nei sopracitati 21 bidoni e guadagno una montagna di soldi dopo che il Boemo ha usato la sua bacchetta magica!); ultimo risultato da conseguire, in una serie B mediocre e senza vere squadre leaders come quella di quest'anno, raggiungere il 1° posto con 825 punti di vantaggio sulla seconda classificata.
E siccome tu, caro Mister, non sei riuscito a conseguire alcuno dei risultati certamente alla tua portate con l'ottimo materiale umano messoti a disposizione, e siccome hai 'osato' rispondere per le rime a un gruppo di tifosi e soprattutto hai perso la Disfida di Barletta con i cugini Baresi, i Semeraro hanno pensato bene di farti il regalo di Natale. A CASA MISTER!!!
E qui, come sempre, lo stile sobrio e signorile dei Semeraro è emerso rispetto alla tua inettitudine a portare al semplice traguardo che ti avevano posto 21 campioni del calcio stellare. Licenziare una persona a Natale è il massimo delle nefandezze, delle bassezze che un datore di lavoro possa compiere nei confronti di uno dei suoi dipendenti. In confronto ai Semeraro, per stile e dignità, i vermi camminano eretti!!! Propongo a tutti i leccesi che navigano in questo sito di pubblicare nel prossimo "Festa Noscia" di Sant'Oronzo 2007 tra le "Cose che Brillano" questa particolare 'dote' dei petrolbanchieri leccesi.
Ed è per questo, Mister, che ti dico con estrema sincerità: NON TI CURAR DI LORO, MA PISCIA E PASSA!!!
E scusa la volgarità sotto a Natale.

BUONA FORTUNA MAESTRO!!!

domenica 24 dicembre 2006

Lettera a Babbo Natale

Qui sopra, Babbo Natale alle prese con le mie richieste

Caro (o economico che tu sia) Babbo Natale,
come già ben saprai, a me il Natale piace poco e niente: troppo consumismo, troppo traffico in città, troppo freddo, troppa ansia nell'attesa dei regali, troppi servizi in merito su Studio Aperto e troppo poco vero e sano spirito natalizio. Se non fosse per il ricongiungimento con (quasi) tutti i parenti più stretti, cancellerei volentieri questa data dal calendario.
Inoltre, ad essere sincero, non so nemmeno se questa lettera ti perverrà mai. E sì, perchè io a te non è che ci creda tantissimo, forse non ci o mai creduto, non ricordo. Ma dato che per un certo periodo ho anche creduto alle promesse di Berlusconi, non vedo perchè anche tu non debba avere una chance. E' per questo che, anche se un po' in ritardo, ti scrivo questa lettera nella speranza che tu possa entro oggi esaudire i miei desideri (e poi è il tuo lavoro dunque datti una mossa). D'altra parte tu sei Babbo Natale, quello che può tutto (o forse mi confondo con qualcun altro!?!).
La lista sarà un po' lunghetta ma ti anticipo che mi accontenterò di ottenere anche solo il 90% delle mie richieste; veniamo al dunque:
- Un posto di lavoro: non ti sto chiedendo tanto, non voglio mica un posto necessariamente fisso (sarebbe un'utopia), mi accontenterei di un qualcosa che mi permetta di mettere qualcosina da parte per pagarmi l'Università, nella quale altrimenti mi sarei iscritto già quest'anno se avessi saputo che non avrei trovato un impiego;
- Rete 4 ancora sul terrestre: per te potrà sembrare una stupidaggine, ma per me è importante ridere ancora col tg4 e con le facce di Prodi sullo sfondo scelte da Emilio Fede;
- Un presidente nuovo per l'Fc Messina: proprio come recitava uno striscione allo stadio qualche settimana fa, a Messina avremmo bisogno di un presidente che tenga alla squadra e non ai soldi;
- Un nuovo portafogli: quello attuale proprio in questo giorni compie 10 anni, è un po' vecchiotto ed ha il vizio di fare smaterializzare le banconote;
- Il cofanetto di South Park in dvd: mi sono stancato di guardare le puntate ad orari improponibili e/o comunque obbligati;
- Una fidanzata: non dev'essere necessariamente carina, l'importante è che sia bona;
- Nuove elezioni: e con esse un ricambio dei comici in Parlamento;
- Zdenek Zeman al Milan: niente contro Carletto Ancelotti, ma è ora di cambiare rotta e di farlo radicalmente e con scelte coraggiose;
- Rinforzo dei capelli: e sì perchè mi sa che li sto perdendo giorno per giorno;
- Chiarezza sull'11 settembre: al solo pensiero che sia stato programmato dagli Usa mi vien da "espianetare" su Marte e da lì bombardare la Casa Bianca;
- Una nuova destra: trova qualcuno che possa rappresentarmi, fai rifondare An, non voglio trovarmi a votare Forza Italia nè Forza Nuova;
- Pupazzetto di Den Harrow: preferibilmente ne vorrei uno che, premendo un tastino, chieda urlando e piagnucolando "Non mi stai tradendoooo?";
- Fine di Beautiful: non se ne può più. Come finale suggerisco una bomba intelligente che uccida tutti;
- Ritorno della Gialappa's Band "vecchia maniera": è sempre un piacere vedere le loro trasmissioni, ma prima era decisamente un'altra cosa;
- Carmen Consoli meno politica: ha rotto le scatole, sembra quasi la portavoce di Rifondazione. Voti chi vuole, ma si limiti a cantare che lo sa fare più che bene.
Infine, più seriamente:
- Un seppur misero regalino per i bambini che non hanno mai avuto motivo di credere in te;
- Un po' di tregua per chi vive in zone di guerra;
- Serenità per gli anziani abbandonati, per i barboni, per i detenuti, per chi soffre in genere;
- Giudizio e intelligenza per chi ha in mano le sorti del mondo;
- Un degno funerale religioso per Piergiorgio Welby, reo solo di aver sofferto le pene dell'inferno per 40 anni.
Ringraziandoti anticipatamente, ti auguro un buon lavoro. Arrileggerci al prossimo anno.

BUON NATALE A TUTTI!!!

mercoledì 13 dicembre 2006

Il giornalismo di Maurizio Costanzo

Qui sopra, Maurizio Costanzo dà il peggio (o il meglio?) di sè

Subito una doverosa premessa: a me Maurizio Costanzo sostanzialmente piace. Appartiene a quel genere di persone che sono troppo antipatiche per non attirare la mia simpatia. Può sembrare una stupidaggine, una scelta incoerente, ma io son fatto così. Preferisco un uomo come lui, che bene o male fa il suo mestiere con intelligenza e ottimi spunti, rispetto a chi non sa come fare il simpatico per ottenere visibilità e successo. Sarà forse per una frase molto bella, diretta e "di denuncia" che disse qualche tempo fa, e che mi è rimasta in mente a distanza di anni: <<è facile dare carezze ad un bambino, datene anche agli anziani>>.
Però, c'è un però... Ha stancato! Ed ha stancato soprattutto se pensiamo che lui è (o dovrebbe essere) solo un giornalista.
Ai tempi del "Maurizio Costanzo show" era un piacere vederlo: ha rivoluzionato il talk show, ha lanciato molti artisti (più o meno bravi), ha intrattenuto gli italiani prima di dormire, ha ospitato gente importante che meritava di essere ascoltata e seguita, ha dato voce a persone del calibro di Giovanni Falcone arrivando a subire un attentato da Cosa Nostra stessa. Lodevole, senza dubbio.
Poi però qualcosa l'ha cambiato: la "audiencite acuta"!
Sposatosi con Màrio De Filippi, ha deciso di occupare insieme alla moglie Canale 5. Tutti i giorni ed a tutte le ore. Fu così che guidò "Buona Domenica", per molti anni, in una inutile battaglia contro "Domenica In" dalla quale usciva vincitrice sempre la trasmissione della tv di Stato. Fino a che non ci fu il boom del "Grande Fratello" che, con i suoi eliminati che venivano per contratto dirottati settimanalmente nel suo programma, gli assicurò la leadership della domenica.
Penso che sia stato proprio il "Grande Fratello" a dare l'avvio alla sua parabola discendente in ambito professionale, a portarlo più precisamente alla malattia dell'audiencite. La ricetta per avere successo era semplice: ignoranza e qualunquismo.
Conscio di cosa piacesse agli italiani, ha imposto il proprio pensiero a tutta la rete, togliendo ai suoi ospiti la dignità ed anche il cognome! E quindi ecco i vari Tizio e Caio Delgrandefratello, Costantino e Alessandra Diuominiedonne, trenini, insulti, sfruttamento della sofferenza (anche se in questo Vespa gli è una spanna davanti) e quant'altro possa aumentare l'audience. Di mattina, a "Tutte le Mattine", preferiva invece ospitare i comici di Zelig ed i comici di Montecitorio, senza tralasciare l'importanza del raggiungimento del "picco".
Anche la moglie in questo non era e non è da meno; e quindi via con "Uomini e donne", "Saranno famosi" sostituito con "Amici di Maria De Filippi" (l'idea originaria era "Amici di Maria De Filippi in Costanzo"), "C'è posta per te" e per finire "Unanimous", il reality più breve e di insuccesso della storia.
L'audencite di Costanzo era particolarmente palese quando la domenica, all'inizio della sua trasmissione, arrivava a vantarsi dei successi della moglie nella sera precedente nei confronti di Fiorello.
Costanzo lasciò sia la domenica che la mattina, sembrava diretto verso uno strameritato riposo, verso attività extratelevisive. Ed invece no; perchè se il lupo perde il pelo ma non il vizio, Costanzo perde le consonanti (come si può notare nel video sopra) ma non la conduzione di un qualsivoglia programma televisivo.
Ed allora si è inventato il reality dedicato ai detenuti, un mattone terribile che non si riesce a vedere per più di dieci secondi consecutivamente, che forse piacerà solo ai parenti di chi è dietro le sbarre. Difatti, pare che Costanzo abbia sgridato l'amico D'Alema per l'approvazione della legge sull'indulto, a suo dire unico responsabile del flop di "Altrove".
E poi c'è "Buon pomeriggio", che sarebbe più opportuno chiamare "Buona pennichella".
Ed è proprio dalla visione di questa trasmissione, l'altro giorno, che ho deciso di dedicare a questo personaggio il presente post. E l'ho fatto per un semplice motivo: l'audiencite di Maurizio Costanzo non conosce limiti!
Vi racconto l'episodio.
C'era un collegamento da Erba, luogo nel quale si è consumata la tragedia di cui sicuramente siete a conoscenza: un pazzo ha ferocemente ucciso un bambino e due donne. Durante il collegamento, mentre la giornalista dava le ultime notizie, un anziano signore si aggirava dietro di lei, probabilmente nel tentativo di farsi notare dalla telecamera.
Costanzo allora non perde l'occasione: zittisce l'inviata e la invita a passare il microfono al passante, il quale viene letteralmente deriso con frasi del tipo <<lei con quel cappello assomiglia a Sherlock Holmes, prenda la sua lente d'ingrandimento e corra a scoprire l'assassino!>>. In studio, risate generali, Costanzo soddisfatto e compiaciuto infierisce sul signore, che continua imperterrito a rispondere ignaro di tutto. Alla fine di questo show di Costanzo, quest'ultimo si riprende la linea non permettendo all'inviata di concludere il proprio intervento.
Incredibile: una tragedia è stata trasformata in un motivo d'ilarità!

MAURITTIO COTTATTO, ADETTO BATTA!!!

martedì 5 dicembre 2006

Analisi della crisi del Milan

Qui sopra, il presidente del Milan, deciso a non darsi per vinto

Non ve l'ho ancora detto, ma la maggior parte di voi già lo sa: sono milanista. E quest'anno non è affatto facile esserlo...
Gli interisti, vittime di sberleffi da tempo immemore, stanno finalmente prendendosi la rivincita: la loro Inter avanza quasi inarrestabile verso la conquista dello scudetto (pare che papa Ratzinger stia già toccando "ferro"), Moratti gongola più del gongolo di Striscia e Materazzi, invidioso di Totti e Gattuso, ormai accarezza il sogno di poter fare l'uomo immagine per i nuovi spot della Telecom, ruolo promessogli da Tronchetti Provera in caso di bis (?) in campionato. Lo slogan sarà: "Più meni, meno paghi".
Gli juventini, paradossalmente, forse stanno anche meglio: la loro Juve ha (o avrebbe) espiato le proprie colpe, marcia trionfalmente verso la riconquista della A, batte Zeman, assapora il gusto di fare la vittima per alcune ininfluenti sviste arbitrali, riscrive tutti i record della serie cadetta e soprattutto fa crescere giovani promettenti che, forse, non sarebbero mai stati realmente presi in considerazione se non fosse scoppiato lo scandalo "Calciopoli". Solo Lapo Elkann non vuol essere troppo ottimista: invita i calciatori a stare "in riga" ma essi disobbediscono per paura di essere tirati su (e non di morale).
E i milanisti? Noi siamo quelli messi peggio...
Siamo passati dalla richiesta del mio amico personale di riottenere due scudetti al doverci conquistare la partecipazione alla Champions solo attraverso i preliminari; dalla condizione di vittime a quella di conniventi prima e di artefici di tutto poi.
In più l'ucraino se n'è andato ad imparare l'inglese, Ancelotti chiede consigli alla moglie su come comportarsi quando si è alla fine di un ciclo, Costacurta e Maldini giocano una settimana sì ed una no per concentrarsi anche sul torneo di boccette al quale partecipano, Milan Lab ha dovuto munirsi dell'elimina-code, arbitri e guardalinee vogliono dimostrarsi superiori al presunto potere (dimenticandosi che, se c'era prima, adesso non c'è più), la squadra batte la fiacca mentre la dea della fortuna batte sul marciapiede.
Dopo un ottimo avvio, i risultati lasciano a desiderare: lo scudetto ormai è andato e la Coppa Italia figuriamoci se non la vince Mancini; resterebbe la Champions ma, se si continua a giocare così, è più pronosticabile una sincera stretta di mano tra Di Pietro e Mastella che un'affermazione dei rossoneri in Europa.
La situazione, se non si parlasse di sport, sarebbe da definire tragica. E Galliani non può farci nulla, è inibito e rispetta la decisione che è stata presa: se ne sta rinchiuso in casa, non usa più le cravatte gialle portafortuna, simpatizza Solbiatese e, come avrete certamente notato, ormai non si fa vedere più in tv.
Io so cosa andrebbe fatto e ne ho parlato con il mio amico personale. Gli ho detto "qui ci vuole una rifondazione" ma lui mi ha risposto "no, se va via l'Udc è meglio puntare sull'Udeur, lascia stare Bertinotti anche perchè tengo alla vita dei miei nipotini. Sai, i comunisti..."

FORZA MILAN!!! AI BARZELLETTIERI BASTA GIA' L'INTER!!!

lunedì 27 novembre 2006

Approccio col mondo del volantinaggio

La foto sopra è solo un fumetto: non ritrae me in azione

Come avrete forse già letto nel post inaugurale di questo blog, sto cercando di racimolare di qua e di là dei soldi. Vi ho anche chiesto (con assoluta delicatezza) di inviare (non necessariamente con delicatezza) qualche sommetta per aiutarmi ma, a quanto pare, le vostre gentili offerte sono andate perdute; tutte tranne quella del mio amico personale, Silvio Berlusconi, che mi ha inviato una discreta somma: 1000 euri. Peccato solo che questa banconota non la accetti nessuno. Ah, quest'antiberlusconismo dilagante: pur di non guardare la faccia dell'ex premier, la gente arriva a rifiutarsi di vederlo raffigurato persino sulle banconote! Povero Silvio...
Dopo questa delusione, ho deciso di fungere da montagna ed andare dal Maometto in questione: i soldi, i pìccioli, i danè. Questa trasformazione l'ho ritenuta inevitabile, anche perchè mi ero stufato di fungere sempre da Maometto ed essere pestato quotidianamente da militanti di Forza Nuova.
Ho letto vari annunci, ho fatto telefonate, ho collezionato numerosi colloqui ed altrettanti "le faremo sapere", ho rifiutato il ruolo di tronista propostomi da Màrio De Filippi (forse non si direbbe ma ho una dignità anch'io) ed ho fatto del volontariato, andando a sostituire i parlamentari assenteisti della Casa delle Libertà. Tutto inutile. Speravo almeno che l'ultima esperienza potesse farmi ottenere un ruolo all'interno di Alleanza Nazionale, mi sarei accontentato anche di fare da tutor a Geronimo La Russa, figlio di Ignazzzio, ma pare che Gianfranco Fini abbia letto il post dove mi definisco di destra e non mi abbia ritenuto dunque in linea con il suo partito.
Depresso come un abituale spettatore di "Anno zero", ho smesso anche i panni della montagna, sempre più ingombranti e soprattutto pericolosi da vestire, specie quando Alberto Tomba ha deciso -al grido di "non son più un carabiniere"- di compiere una discesa sul mio corpo, partendo dalla testa e arrivando so io dove. S'è fermato appena in tempo, quando era giunto in fondo all'addome, ormai all'ultimo "ostacolo": solo lì si è reso conto che non si trattava di uno slalom poi così gigante...
Ma, proprio quando tutto sembrava finito, ecco ciò che non t'aspetti: il famoso treno che passa una volta sola, l'occasione della vita, quello che hai sempre sognato e che, quasi per volontà divina, diviene finalmente realtà: il volantinaggio!!!
Ricevuta questa allettante proposta da una ditta di elettrodomestici, non ho esitato nemmeno un istante ad accettare; finanche il cospicuo numero dei volantini, 24mila (il mio amico personale, appena l'ha saputo, ha avuto un malore ed è stato portato in ospedale), non è riuscito a spostarmi di un millimetro dalla mia ferma e convinta posizione. Pensavo: che saranno mai 24mila volantini? Che poi -a dire il vero- sono circa la metà, in quanto siamo in due a "volantineggiare". Quanto ci impiegherò, un giorno? uno e mezzo?
Vi anticipo che, col senno di poi, credo di aver commesso qualche errore nel calcolo; forse ho sbagliato a riportare qualche cifra...
In ogni modo, l'emozione era tanta e il cuore mi batteva (seppure nella norma); solo chi ha avuto l'onore di operare in questo settore può comprendere quanto sia complesso raccontare questa esperienza indimenticabile, destinata solo a pochissimi e fortunatissimi eletti.
Il volantinaggio è un lavoro che ti nobilita più di qualsiasi altro e che mette in funzione, in un crescendo di entusiasmo, tutt'e 5 i sensi: il tatto, per l'ovvio sfòglio ripetuto dei volantini e per il sempre gradevole sporco che inevitabilmente si depone sulle dita; il gusto, perchè a pranzo non sei mica a casa tua e perciò devi mangiare nel primo posto che ti capita, e ingurgiti (e chissà se ed eventualmente quando digerisci) le peggiori schifezze che ti possano capitare; l'olfatto, perchè quando t'accorgi che i volantini sono ancora tanti, ti addentri nei luoghi più impensabili per distribuirne il più possibile, e ti convinci che quel grazioso topolino presente in quella fogna laggiù in fondo abbia proprio bisogno di un televisore e che anch'egli meriti quel 10% di sconto che il volantino promette nel caso in cui venga presentato al momento del pagamento; la vista, più o meno per lo stesso motivo dell'olfatto, perchè scopri posti mai visti, mai immaginati, che solo un esorbitante volume di volantini che pesano sulle tue spalle può portarti a visitare; l'udito, perchè molta gente disconosce la purezza di questo lavoro e talvolta, com'è disgraziatamente capitato al mio collega, se si vede toccare un tergicristalli suona simpaticamente il clacson facendo saltare in aria il responsabile di una simile nefandezza...
Finalmente il gran giorno arriva.
Eccitato come la racchetta e le palline di Maria Sharapova, incontro il mio collega. Decidiamo, di unilaterale accordo, che i compiti devono essere ben precisi e distinti: uno avrebbe dovuto inserire un volantino sul parabrezza di ogni auto ed un altro volantino all'interno di ogni cassetta postale; l'altro avrebbe dovuto inserire 5 volantini sul parabrezza di ogni auto, una dozzina all'interno di ogni cassetta postale, una ventina in ogni cassonetto dell'immondizia ed una cinquantina in ogni cassonetto della raccolta differenziata di carta.
Inutile che vi dica quale dei due compiti io abbia assolto, d'altra parte chi mi conosce lo sa che per me è un dovere civico e morale favorire il riciclaggio della carta...
Ciò nonostante i volantini, sebbene siano andati via che è un piacere -talvolta cadendo dalle mie mani numerosamente ma accidentalmente (ve lo giuro su "Uomini e Donne")- non vogliono saperne di diminuire. E sì perchè, mentre scrivo, sono reduce da una giornata e mezza di volantinaggio: 15 ore di "passeggiata", praticamente senza sosta, durante le quali credo di aver percorso un tragitto equivalente almeno ad una maratona.
In questo istante ho un infernale mal di testa, un dolore alla spina dorsale, un qualcosa di indecifrabile sulle spalle, un Dario Argento ai piedi ed un tremendo fastidio persino ai pollici (che, mentre scrivo, sto accuratamente evitando di utilizzare). Eppure, incredibilmente, non sono giunto nemmeno ad un quarto dell'opera, tanto che sono seriamente intenzionato a scovare gli organi riproduttivi presenti in questi stramaledetti volantini. I maggiori sospettati sono quella modella sul davanti e quel Babbo Natale sul retro.
Tuttavia non demordo, domani si riparte. Cascasse il mondo, il lavoro sarà terminato entro sabato, anche a costo di rinunciare alla parte finale dell'edizione pomeridiana di "Studio Aperto" che, negli ultimi 28 minuti, solitamente ci aggiorna sugli ultimi calendari delle showgirl (darò un'occhiata anche a quelli degli showman dato che, come sapete, ancora devo capire quali siano i miei gusti sessuali).
Intanto, ho deciso di dar voce al mondo del volantinaggio. Ho creato il S.d.V.(s.s.s.d.c.) ovvero Sindacato dei Volantineggianti (sempre se si dice così). Ho intenzioni serie, la prossima tappa è contattare il mio amico personale non appena si sarà ripreso (era stato dimesso dall'ospedale ma è dovuto rientrarvi perchè Radio Margherita, la stazione preferita dal tassista che lo stava riportando ad Arcore, trasmetteva "24mila baci"): dopo essersi schierato -con tutta la CdL- in difesa dei tassisti stessi, degli avvocati, dei panificatori, dei farmacisti, dei processati e di quant'altri lo richiedessero via e-mail entro tre giorni dall'approvazione di una legge, perchè non dovrebbe difendere anche la mia categoria dallo sfruttamento che dobbiamo subire per colpa del Governo Prodi?

VOLANTINEGGIANTI DI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI!!!

mercoledì 22 novembre 2006

Presentazione del sottoscritto e del blog

Qui sopra, Luigi Pirandello, disperato per la storpiatura
del titolo della sua commedia "Così è (se vi pare)"

Più d'uno leggerà questo primo (e conseguentemente storico) post del mio blog. Dunque, se sei "un Riccardo" puoi benissimo ignorare quanto segue, dato che mi conosci già abbastanza bene; se sei "una Tina", o un altro che conosco nei vari forum a cui sono iscritto, leggi pure, conoscerai un po' di notizie (sebbene inutili) in più sul mio conto.
Ma veniamo al dunque...
Il mio nome è Matteo, sono nato il 22 marzo dell'86 (il secolo non lo specifico per non dare troppe informazioni personali) a Messina, ma vivo in provincia, più precisamente a Spadafora, e ancor più segnatamente ad Arcipretato, una frazione che ho intenzione di guidare verso la libertà contro l'oppressione spadaforese. Ho già dalla mia parte ben 7 persone pronte a dare finanche la vita per l'ideale: potrebbe sembrarvi un numero esiguo, ma sappiate che rappresenta un buon 30% della popolazione; stiamo iniziando ad ammaestrare le zanzare, e i nostri servizi segreti, comandati dal valoroso ed intrepido generale "Don Peppino lo sparaballe", ci assicurano che Ahmadinejad (o "Amuninni i 'cca" come suole chiamarlo Don Peppino) stia tentando di stringere un'alleanza con noi. Se queste voci saranno confermate, rifletteremo sul da farsi: bisognerà eventualmente verificare se il suo tentativo di formare quest'asse Arcipretato-Teheran abbia sinceri propositi o se sia meramente finalizzato solo a spiare il nostro metodo di ammaestramento di zanzare intelligenti, per poi minacciare nuovamente l'America. Ma noi arcipretatesi non ci faremo di certo usare, a noi mica la si fa così facilmente...
Ho da poco terminato di scaldare le sedie di un istituto industriale, conseguendo così un immeritato pezzo di carta, volgarmente denominato "diploma", con una valutazione esorbitante e sproporzionata: 63/100! Dunque, sono divenuto a tutti gli effetti un perito elettrotecnico (che ho da poco compreso che non provoca problemi di aerofagia). Troppa grazia; non meritavo tanto. D'altra parte, con quasi tutti i professori ho sempre avuto un ottimo rapporto, spesso migliore rispetto a quelli stretti con i miei compagni; e inoltre, son convinto che alcuni insegnanti andassero d'accordo più con me che tra di essi. Da qui, probabilmente, la clemenza nei confronti del mio rifiuto allo studio.
Ciò nonostante, dopo un anno sabatico (quello in corso) nel quale tenterò di lavoricchiare e mettere qualche soldino da parte (per eventuali offerte spedire minimo 50 euri all'indirizzo che praticamente vi ho già dato), ho intenzione di iscrivermi all'università. Follia? Forse sì, forse no; in effetti, vi ho già parlato del mio "impegno" -se così si può definire- in ambito scolastico: ma se è vero che io sto allo studio come Den Harrow sta all'autocontrollo, se è vero che definirmi "non proprio un secchione" potrebbe farmi vincere il premio "Eufemismo del secolo", se è vero che io amo lo studio quanto Federica Fontana ama me, se è vero che finora lo studio ha rappresentato per me ciò che le pupe de "La pupa e il secchione" rappresentano per la cultura, è pur vero però che, pur non ritenendomi la dimostrazione vivente dell'esistenza di forme intelligenti sul nostro pianeta, non sono nemmeno un Luca Giurato qualsiasi, e poi, se un determinato argomento stuzzica il mio interesse, posso anche far la fatica di impegnarmi. Credo che, alla fine, propenderò per la facoltà di Lettere e Filosofia, anche se sono ancora indeciso sull'indirizzo. Ma d'altronde, che anno sabatico sarebbe se fossi già sicuro su tutto?
Mentre che ci sono, utilizzerò questo anno di irripetibile sfruttamento delle mie funzioni cerebrali per decidere dei miei gusti sessuali: chissà se da un giorno all'altro scoprirò di essere gay; sarebbe una sorpresa sconvolgente, per me che son convinto di essere un comunissimo ermafrodita.
Passiamo ai miei interessi: mi piace molto leggere, soprattutto quotidiani, libri riguardanti fascismo e mafia, romanzi pirandelliani e biografie di ogni tipo; mi diletto a scrivere, dalle poesie alle canzoni a quant'altro, purchè in maniera rigorosamente insensata e scevra di logica (si nota molto???); seguo qualsiasi tipo di sport, dal calcio al curling, senza tralasciare il sempre bistrattato badmington, pur non praticandone alcuno (almeno finché lavarsi i denti e muovere il mouse non diverranno discipline olimpiche a tutti gli effetti); vedo la tv, dalla più seria (come i documentari: quanto mi piace vedere gli insetti che si mangiano tra loro!) alla più divertente (South Park, Gialappa's band ed Emilio Fede in primis); navigo su internet, e, se non fosse per il provvidenziale mal di mare che mi affligge, rischierei di starci giornate intere; seguo la politica, sebbene sempre con meno interesse e più sfiducia ogni giorno che passa, non avverto l'esigenza di schierarmi, ma, se venissi obbligato a farlo, magari minacciato in modo vile con una trasmissione di Màrio De Filippi, messo alle strette, mi definirei di destra (ma, tengo a precisare, non di quella rappresentata in Italia).
Arrivato a questo punto, potrei anche insultarvi uno per uno, dato che nessuno di voi probabilmente sarà riuscito ad evitare, nel migliore dei casi, di abbandonarsi tra le braccia di Morfeo già ben prima di metà post. Invece, spinto da un inguaribile -ma al contempo eccessivo- ottimismo, ringrazio quanti hanno altruisticamente perso questo prezioso e irrecuperabile tempo della loro -seppur ancora molto lunga- vita per leggere le irrilevanti righe di cui sopra.
Vi invito inoltre, qualora lo vogliate, a seguire anche in futuro questo blog, nel quale parlerò un po' di me e molto di attualità, tra il serio e il faceto, prestando notevole attenzione agli avvenimenti più importanti del pianeta Terra, dello sport, della tv italiana e quant'altro possa essere di interesse per voi rappresentanti, più o meno degni, della categoria degli homo sapiens sapiens.
I commenti ai post (a questo in particolar modo), se educati ed opportuni, e possibilmente dotati di una sana dose di ironia (questo blog vuol essere sostanzialmente leggero), saranno più che ben accetti: misureranno il vostro gradimento del mio operato, incoraggiandomi a postare il più possibile. Vi chiedo di non usare un linguaggio offensivo o volgare e di non lasciare commenti razzisti o intolleranti, pena la cancellazione del commento in questione: questo blog è aperto a tutti.
L'obiettivo minimo è quello di inviare almeno un post la settimana; il prossimo aggiornamento avverrà molto probabilmente entro fine mese. Per questa scadenza, presumibilmente, tutte le persone di mia conoscenza saranno, a loro volta, a conoscenza (non mi scuso per la ripetizione) della creazione di questo blog.
Ciao a tutti e alla prossima.

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