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mercoledì 27 dicembre 2006

Esonero di Mister Zdenek Zeman

Qui sopra, Zdenek Zeman, un uomo troppo vero in un mondo troppo finto

Questo post è molto strano per più di un motivo ma in particolar modo perché, mentre scrivo, non ho per nulla la voglia di scherzare, di ridere, di essere ironico o sarcastico. E' troppa la stima che nutro nei confronti dell'allenatore boemo per riuscire a nascondere la rabbia che la notizia del suo esonero mi ha fatto provare. Avevo in mente ben altro post per finire il 2006, ma lo posticiperò ad inizio 2007 per dare la precedenza ad un vero uomo di sport che è stato nuovamente tradito e colpito alle spalle.
Io ho perso gran parte di fiducia nel mondo del calcio, questo sporco mondo sul quale peserà eternamente come un macigno "calciopoli" con tutti i suoi protagonisti, e solo la figura di Zdenek Zeman, l'uomo pulito, senza peli sulla lingua, vittima del sistema e ribelle nei confronti del medesimo, mi dà tutt'oggi la spinta per credere in un calcio migliore.
Nell'estate più brutta per lo sport che più amo, l'unica notizia che mi ha fatto piacere e mi ha consolato è stata proprio quella del ritorno del tecnico boemo su una panchina, precisamente a Lecce. Il fatto che si trattasse di serie B poco m'importava: il presidente Semeraro parlava di progetto triennale e questa mi sembrava già una garanzia. Purtroppo, non essendo io leccese e non conoscendo la società, mi ero fidato. Mi pareva l'occasione giusta, in una città in cui aveva già allenato ed in una squadra con la quale aveva ottenuto ottimi risultati appena due anni prima.
Ma non voglio addentrarmi in questa discussione piuttosto sterile: ormai quel che è fatto è fatto, Zeman è stato esonerato e probabilmente dovrà aspettare ancora molto tempo prima di ottenere la fiducia di un altro presidente (ribadisco ciò che ho scritto a Babbo Natale, voglio il boemo al Milan!)
Se ho scritto questo post lo devo ad un utente leccese del sito ufficiale di Zdenek Zeman; è solo ricopiando qui un suo post che ho la possibilità di mettervi un tocco di ironia, necessario in questo blog. Di certo io non sarei stato capace di ironizzare su questa situazione.
Concludo proprio riportando lo scritto di Thanos (il quale ringrazio nuovamente per il permesso accordatomi):

Egr. Mister Zeman,
non sarò certo io a doverti dare consigli su come superare questo momentaccio. Ma permettimi questo pensierino, se mai lo leggerai.
Come ogni imprenditore 'serio' che si rispetti anche Semeraro aveva un progetto per te, Mister, e per noi tifosi. Progetto che si doveva tradurre nel conseguimento di 3 risultati: innanzitutto ripetere il miracolo delle Nozze di Cana (tradotto calcisticamente: trasformare 21 bidoni in stelle del firmamento calcistico internazionale); però, siccome il buon Sem è anche un mecenate, ha chiesto che tu facessi, giacchè ti trovavi, la Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci (tradotto: spendo 4 soldi nei sopracitati 21 bidoni e guadagno una montagna di soldi dopo che il Boemo ha usato la sua bacchetta magica!); ultimo risultato da conseguire, in una serie B mediocre e senza vere squadre leaders come quella di quest'anno, raggiungere il 1° posto con 825 punti di vantaggio sulla seconda classificata.
E siccome tu, caro Mister, non sei riuscito a conseguire alcuno dei risultati certamente alla tua portate con l'ottimo materiale umano messoti a disposizione, e siccome hai 'osato' rispondere per le rime a un gruppo di tifosi e soprattutto hai perso la Disfida di Barletta con i cugini Baresi, i Semeraro hanno pensato bene di farti il regalo di Natale. A CASA MISTER!!!
E qui, come sempre, lo stile sobrio e signorile dei Semeraro è emerso rispetto alla tua inettitudine a portare al semplice traguardo che ti avevano posto 21 campioni del calcio stellare. Licenziare una persona a Natale è il massimo delle nefandezze, delle bassezze che un datore di lavoro possa compiere nei confronti di uno dei suoi dipendenti. In confronto ai Semeraro, per stile e dignità, i vermi camminano eretti!!! Propongo a tutti i leccesi che navigano in questo sito di pubblicare nel prossimo "Festa Noscia" di Sant'Oronzo 2007 tra le "Cose che Brillano" questa particolare 'dote' dei petrolbanchieri leccesi.
Ed è per questo, Mister, che ti dico con estrema sincerità: NON TI CURAR DI LORO, MA PISCIA E PASSA!!!
E scusa la volgarità sotto a Natale.

BUONA FORTUNA MAESTRO!!!

domenica 24 dicembre 2006

Lettera a Babbo Natale

Qui sopra, Babbo Natale alle prese con le mie richieste

Caro (o economico che tu sia) Babbo Natale,
come già ben saprai, a me il Natale piace poco e niente: troppo consumismo, troppo traffico in città, troppo freddo, troppa ansia nell'attesa dei regali, troppi servizi in merito su Studio Aperto e troppo poco vero e sano spirito natalizio. Se non fosse per il ricongiungimento con (quasi) tutti i parenti più stretti, cancellerei volentieri questa data dal calendario.
Inoltre, ad essere sincero, non so nemmeno se questa lettera ti perverrà mai. E sì, perchè io a te non è che ci creda tantissimo, forse non ci o mai creduto, non ricordo. Ma dato che per un certo periodo ho anche creduto alle promesse di Berlusconi, non vedo perchè anche tu non debba avere una chance. E' per questo che, anche se un po' in ritardo, ti scrivo questa lettera nella speranza che tu possa entro oggi esaudire i miei desideri (e poi è il tuo lavoro dunque datti una mossa). D'altra parte tu sei Babbo Natale, quello che può tutto (o forse mi confondo con qualcun altro!?!).
La lista sarà un po' lunghetta ma ti anticipo che mi accontenterò di ottenere anche solo il 90% delle mie richieste; veniamo al dunque:
- Un posto di lavoro: non ti sto chiedendo tanto, non voglio mica un posto necessariamente fisso (sarebbe un'utopia), mi accontenterei di un qualcosa che mi permetta di mettere qualcosina da parte per pagarmi l'Università, nella quale altrimenti mi sarei iscritto già quest'anno se avessi saputo che non avrei trovato un impiego;
- Rete 4 ancora sul terrestre: per te potrà sembrare una stupidaggine, ma per me è importante ridere ancora col tg4 e con le facce di Prodi sullo sfondo scelte da Emilio Fede;
- Un presidente nuovo per l'Fc Messina: proprio come recitava uno striscione allo stadio qualche settimana fa, a Messina avremmo bisogno di un presidente che tenga alla squadra e non ai soldi;
- Un nuovo portafogli: quello attuale proprio in questo giorni compie 10 anni, è un po' vecchiotto ed ha il vizio di fare smaterializzare le banconote;
- Il cofanetto di South Park in dvd: mi sono stancato di guardare le puntate ad orari improponibili e/o comunque obbligati;
- Una fidanzata: non dev'essere necessariamente carina, l'importante è che sia bona;
- Nuove elezioni: e con esse un ricambio dei comici in Parlamento;
- Zdenek Zeman al Milan: niente contro Carletto Ancelotti, ma è ora di cambiare rotta e di farlo radicalmente e con scelte coraggiose;
- Rinforzo dei capelli: e sì perchè mi sa che li sto perdendo giorno per giorno;
- Chiarezza sull'11 settembre: al solo pensiero che sia stato programmato dagli Usa mi vien da "espianetare" su Marte e da lì bombardare la Casa Bianca;
- Una nuova destra: trova qualcuno che possa rappresentarmi, fai rifondare An, non voglio trovarmi a votare Forza Italia nè Forza Nuova;
- Pupazzetto di Den Harrow: preferibilmente ne vorrei uno che, premendo un tastino, chieda urlando e piagnucolando "Non mi stai tradendoooo?";
- Fine di Beautiful: non se ne può più. Come finale suggerisco una bomba intelligente che uccida tutti;
- Ritorno della Gialappa's Band "vecchia maniera": è sempre un piacere vedere le loro trasmissioni, ma prima era decisamente un'altra cosa;
- Carmen Consoli meno politica: ha rotto le scatole, sembra quasi la portavoce di Rifondazione. Voti chi vuole, ma si limiti a cantare che lo sa fare più che bene.
Infine, più seriamente:
- Un seppur misero regalino per i bambini che non hanno mai avuto motivo di credere in te;
- Un po' di tregua per chi vive in zone di guerra;
- Serenità per gli anziani abbandonati, per i barboni, per i detenuti, per chi soffre in genere;
- Giudizio e intelligenza per chi ha in mano le sorti del mondo;
- Un degno funerale religioso per Piergiorgio Welby, reo solo di aver sofferto le pene dell'inferno per 40 anni.
Ringraziandoti anticipatamente, ti auguro un buon lavoro. Arrileggerci al prossimo anno.

BUON NATALE A TUTTI!!!

mercoledì 13 dicembre 2006

Il giornalismo di Maurizio Costanzo

Qui sopra, Maurizio Costanzo dà il peggio (o il meglio?) di sè

Subito una doverosa premessa: a me Maurizio Costanzo sostanzialmente piace. Appartiene a quel genere di persone che sono troppo antipatiche per non attirare la mia simpatia. Può sembrare una stupidaggine, una scelta incoerente, ma io son fatto così. Preferisco un uomo come lui, che bene o male fa il suo mestiere con intelligenza e ottimi spunti, rispetto a chi non sa come fare il simpatico per ottenere visibilità e successo. Sarà forse per una frase molto bella, diretta e "di denuncia" che disse qualche tempo fa, e che mi è rimasta in mente a distanza di anni: <<è facile dare carezze ad un bambino, datene anche agli anziani>>.
Però, c'è un però... Ha stancato! Ed ha stancato soprattutto se pensiamo che lui è (o dovrebbe essere) solo un giornalista.
Ai tempi del "Maurizio Costanzo show" era un piacere vederlo: ha rivoluzionato il talk show, ha lanciato molti artisti (più o meno bravi), ha intrattenuto gli italiani prima di dormire, ha ospitato gente importante che meritava di essere ascoltata e seguita, ha dato voce a persone del calibro di Giovanni Falcone arrivando a subire un attentato da Cosa Nostra stessa. Lodevole, senza dubbio.
Poi però qualcosa l'ha cambiato: la "audiencite acuta"!
Sposatosi con Màrio De Filippi, ha deciso di occupare insieme alla moglie Canale 5. Tutti i giorni ed a tutte le ore. Fu così che guidò "Buona Domenica", per molti anni, in una inutile battaglia contro "Domenica In" dalla quale usciva vincitrice sempre la trasmissione della tv di Stato. Fino a che non ci fu il boom del "Grande Fratello" che, con i suoi eliminati che venivano per contratto dirottati settimanalmente nel suo programma, gli assicurò la leadership della domenica.
Penso che sia stato proprio il "Grande Fratello" a dare l'avvio alla sua parabola discendente in ambito professionale, a portarlo più precisamente alla malattia dell'audiencite. La ricetta per avere successo era semplice: ignoranza e qualunquismo.
Conscio di cosa piacesse agli italiani, ha imposto il proprio pensiero a tutta la rete, togliendo ai suoi ospiti la dignità ed anche il cognome! E quindi ecco i vari Tizio e Caio Delgrandefratello, Costantino e Alessandra Diuominiedonne, trenini, insulti, sfruttamento della sofferenza (anche se in questo Vespa gli è una spanna davanti) e quant'altro possa aumentare l'audience. Di mattina, a "Tutte le Mattine", preferiva invece ospitare i comici di Zelig ed i comici di Montecitorio, senza tralasciare l'importanza del raggiungimento del "picco".
Anche la moglie in questo non era e non è da meno; e quindi via con "Uomini e donne", "Saranno famosi" sostituito con "Amici di Maria De Filippi" (l'idea originaria era "Amici di Maria De Filippi in Costanzo"), "C'è posta per te" e per finire "Unanimous", il reality più breve e di insuccesso della storia.
L'audencite di Costanzo era particolarmente palese quando la domenica, all'inizio della sua trasmissione, arrivava a vantarsi dei successi della moglie nella sera precedente nei confronti di Fiorello.
Costanzo lasciò sia la domenica che la mattina, sembrava diretto verso uno strameritato riposo, verso attività extratelevisive. Ed invece no; perchè se il lupo perde il pelo ma non il vizio, Costanzo perde le consonanti (come si può notare nel video sopra) ma non la conduzione di un qualsivoglia programma televisivo.
Ed allora si è inventato il reality dedicato ai detenuti, un mattone terribile che non si riesce a vedere per più di dieci secondi consecutivamente, che forse piacerà solo ai parenti di chi è dietro le sbarre. Difatti, pare che Costanzo abbia sgridato l'amico D'Alema per l'approvazione della legge sull'indulto, a suo dire unico responsabile del flop di "Altrove".
E poi c'è "Buon pomeriggio", che sarebbe più opportuno chiamare "Buona pennichella".
Ed è proprio dalla visione di questa trasmissione, l'altro giorno, che ho deciso di dedicare a questo personaggio il presente post. E l'ho fatto per un semplice motivo: l'audiencite di Maurizio Costanzo non conosce limiti!
Vi racconto l'episodio.
C'era un collegamento da Erba, luogo nel quale si è consumata la tragedia di cui sicuramente siete a conoscenza: un pazzo ha ferocemente ucciso un bambino e due donne. Durante il collegamento, mentre la giornalista dava le ultime notizie, un anziano signore si aggirava dietro di lei, probabilmente nel tentativo di farsi notare dalla telecamera.
Costanzo allora non perde l'occasione: zittisce l'inviata e la invita a passare il microfono al passante, il quale viene letteralmente deriso con frasi del tipo <<lei con quel cappello assomiglia a Sherlock Holmes, prenda la sua lente d'ingrandimento e corra a scoprire l'assassino!>>. In studio, risate generali, Costanzo soddisfatto e compiaciuto infierisce sul signore, che continua imperterrito a rispondere ignaro di tutto. Alla fine di questo show di Costanzo, quest'ultimo si riprende la linea non permettendo all'inviata di concludere il proprio intervento.
Incredibile: una tragedia è stata trasformata in un motivo d'ilarità!

MAURITTIO COTTATTO, ADETTO BATTA!!!

martedì 5 dicembre 2006

Analisi della crisi del Milan

Qui sopra, il presidente del Milan, deciso a non darsi per vinto

Non ve l'ho ancora detto, ma la maggior parte di voi già lo sa: sono milanista. E quest'anno non è affatto facile esserlo...
Gli interisti, vittime di sberleffi da tempo immemore, stanno finalmente prendendosi la rivincita: la loro Inter avanza quasi inarrestabile verso la conquista dello scudetto (pare che papa Ratzinger stia già toccando "ferro"), Moratti gongola più del gongolo di Striscia e Materazzi, invidioso di Totti e Gattuso, ormai accarezza il sogno di poter fare l'uomo immagine per i nuovi spot della Telecom, ruolo promessogli da Tronchetti Provera in caso di bis (?) in campionato. Lo slogan sarà: "Più meni, meno paghi".
Gli juventini, paradossalmente, forse stanno anche meglio: la loro Juve ha (o avrebbe) espiato le proprie colpe, marcia trionfalmente verso la riconquista della A, batte Zeman, assapora il gusto di fare la vittima per alcune ininfluenti sviste arbitrali, riscrive tutti i record della serie cadetta e soprattutto fa crescere giovani promettenti che, forse, non sarebbero mai stati realmente presi in considerazione se non fosse scoppiato lo scandalo "Calciopoli". Solo Lapo Elkann non vuol essere troppo ottimista: invita i calciatori a stare "in riga" ma essi disobbediscono per paura di essere tirati su (e non di morale).
E i milanisti? Noi siamo quelli messi peggio...
Siamo passati dalla richiesta del mio amico personale di riottenere due scudetti al doverci conquistare la partecipazione alla Champions solo attraverso i preliminari; dalla condizione di vittime a quella di conniventi prima e di artefici di tutto poi.
In più l'ucraino se n'è andato ad imparare l'inglese, Ancelotti chiede consigli alla moglie su come comportarsi quando si è alla fine di un ciclo, Costacurta e Maldini giocano una settimana sì ed una no per concentrarsi anche sul torneo di boccette al quale partecipano, Milan Lab ha dovuto munirsi dell'elimina-code, arbitri e guardalinee vogliono dimostrarsi superiori al presunto potere (dimenticandosi che, se c'era prima, adesso non c'è più), la squadra batte la fiacca mentre la dea della fortuna batte sul marciapiede.
Dopo un ottimo avvio, i risultati lasciano a desiderare: lo scudetto ormai è andato e la Coppa Italia figuriamoci se non la vince Mancini; resterebbe la Champions ma, se si continua a giocare così, è più pronosticabile una sincera stretta di mano tra Di Pietro e Mastella che un'affermazione dei rossoneri in Europa.
La situazione, se non si parlasse di sport, sarebbe da definire tragica. E Galliani non può farci nulla, è inibito e rispetta la decisione che è stata presa: se ne sta rinchiuso in casa, non usa più le cravatte gialle portafortuna, simpatizza Solbiatese e, come avrete certamente notato, ormai non si fa vedere più in tv.
Io so cosa andrebbe fatto e ne ho parlato con il mio amico personale. Gli ho detto "qui ci vuole una rifondazione" ma lui mi ha risposto "no, se va via l'Udc è meglio puntare sull'Udeur, lascia stare Bertinotti anche perchè tengo alla vita dei miei nipotini. Sai, i comunisti..."

FORZA MILAN!!! AI BARZELLETTIERI BASTA GIA' L'INTER!!!